Quando si elabora un piano editoriale per Facebook ci si concentra sulle categorie che possano avere contenuti efficaci, stimolanti e coerenti col brand. Una volta selezionate, le categorie diventano rubriche che sistematicamente vanno a popolare la pagina del brand per agevolare la visibilità organica. I criteri di selezione delle rubriche si basano sul progetto di comunicazione generale e spesso non tengono conto dei costi di realizzazione dei contenuti.
I costi di realizzazione non si riferiscono solo alla mera produzione tecnica dei contenuti, ma comprendono anche i costi di risorse interne e del tempo dedicato. Si pensi ad uno shooting fotografico e alle riprese video in un'azienda: servono persone e tempo per mettere in ordine, sistemare le attrezzature nei vari reparti, i prodotti, gli uffici e soprattutto per seguire e supportare in ogni fase chi si occupa di scatti, interviste e riprese.
Realizzare materiale per certe rubriche può davvero diventare un investimento molto oneroso, se all'impegno delle risorse interne, si aggiungono anche costi di produzione elevati. In caso di video in azienda si pensi ad esempio anche alle fasi di post produzione delle riprese, realizzazione del filmato e montaggio audio.
Quindi un consiglio è, una volta scelte le rubriche e stabilito il tipo di contenuto che si vuole sviluppare, di individuare le modalità più adeguate per ottenere il miglior risultato al minimo costo possibile. Ad esempio può essere comunque efficace utilizzare gif e slide animate invece di video impegnativi, anche perché ricordiamoci che i post hanno poca visibilità organica e quindi non ha senso avere costi di realizzazione elevati.
Altro suggerimento: una volta stimato il peso in termini di impegno e costi, spalmate le rubriche sul piano editoriale dando più spazio a quelle meno costose e limitando quelle più onerose.