I motori di ricerca e i fornitori di antivirus avvisano gli utenti che visitano un sito se questo è potenzialmente dannoso, confrontando il dominio con quelli presenti in blacklist, già noti per la presenza di virus o malware che possono danneggiare dispositivi, rubare dati sensibili o creare redirect verso altri siti pericolosi.
Quando un dominio finisce in blacklist, viene segnalato come malevolo, non viene più visualizzato nei risultati dei motori di ricerca, e all'utente viene mostrato un avvertimento che lo indurrà ad abbandonare il sito.
Per il titolare del sito i danni di immagine e la perdita di potenziali contatti sono conseguenze evidenti.
Se un sito registra una diminuzione immotivata del traffico e se perde progressivamente posizioni nei motori, è molto probabile che il dominio sia finito in blacklist.
Che fare?
Il consiglio è di rivolgersi a professionisti che possono verificare la presenza del dominio nella blacklist con tools specifici, analizzare il sito per rilevare virus e malware presenti nel codice e ripulirlo, o ripristinare backup del sito puliti, avviare le procedure per il riesame del sito e la rimozione del dominio dalla blacklist.
Gli attacchi hacker che inseriscono codice malevolo all'interno di un sito sono automatizzati e sempre più frequenti, ed è importante adottare adeguate misure di sicurezza, prevenzione e monitoraggio, così da ridurre la probabilità di finire in blacklist.